mercoledì 2 marzo 2011

mourinho... tutto bene eh, ma... invidiosetto?

Avete notato che, mentre la squadra più spettacolare del mondo continua a tessere la tela perfetta che le farà vincere il primo premio al concorso Liga, non si fa comunque altro che parlare di Mourinho?

Guardiola non sa quasi più nessuno chi sia, eppure era il ragazzo prodigio delle panchine mondiali e, potrei sbagliarmi rimirando la lista, ma direi che è il tecnico della prima in alto, no? Il fatto è che non parla. Pep sta zitto e, forse perché Ibra possa continuare a chiamarlo filosofo, prosegue la lettura assorta del suo romanzo preferito: Tre uomini in Barça, dove il terzetto in questione è quello del Balòn de Oro, il M.I.X. (Messi Iniesta Xavi) perfetto per triplare il trionfo nazionale. Questa sera gli inquilini del Camp Nou ospitano il Valencia, dopo essersi fatti una gita isolana a Palma e aver vinto “solo” 3-0, un filo sotto la media stagionale dei gol segnati.
Prendendo a esempio proprio il Valencia, Mou ha montato la polemica (qui su Marca e qui in italiano): gli risulta strano che quelli bianchi e neri debbano affrontare stasera i campioni (anziché ieri) per poi giocare domenica (e non sabato) sempre in Liga. Il punto è che si poteva anticipare e conceder loro un riposo, in vista di mercoledì prossimo quando il Valencia sarà in Germania per la Champions, dallo Schalke. Invece, addirittura, il calendario li vuole comunque in campo il sabato seguente (e non la domenica). Perché, si chiede il portoghese – per una volta polemico a ragione –, a noi e al Barça tappeti rossi e gli altri masticano gli scarti?

Non c’è dubbio, però, che motivo principe di tanto fastidio fosse lo striminzito punticino di sabato scorso: il Real si fermava a La Coruña, centrando legni e mangiandosi cioccolatini che potevano essere gol. Uno enorme l’ha ingollato Benzema, non esattamente un pupillo dello specialone: i centri meteo iberici hanno dovuto notificare nubi plumbee provenienti dalle sue orecchie. E di nuovo meno sette da quelli azul e grana.

E allora via, conferenza stampa de fuego, rifiutando con sdegno paragoni con il predecessore Pellegrini («vi pare che io andrei al Malaga dopo il Madrid? Su, da bravi, io avrei una grande italica o britannica») e dando degli ipocriti a tutti perché fingono di non vedere la faccenda di cui sopra. Si parla sempre di Mourinho, vedete? Perché lui parla sempre di tutti. Se avesse un punto per ogni volta, nemmeno tre Barcellona sommati potrebbero tenere il passo. E invece, peccato. Sarà per la prossima Liga.

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