venerdì 4 marzo 2011

il real ne fa 7 ma resta a meno 7

Mica che i turni infrasettimanali ce li abbiamo solo noi, malpensanti che siete! No, pure iberica attitudine mi è lo stralciare il campionato dalla sua storica collocazione finesettimanina. E non è che sempre te lo aspetti.

Sei lì che ti rilassi e pensi "toh, 'sta settimana niente Champions, mercoledì sera mi leggo Melissa P. che mi manca quel capitolo che si spazzola" e invece facendo del sano zapping di sottofondo mica ti vedi Lionel Messi che caracolla a parecchi chilometri orari sopra la media in direzione della porta? Con la palla, neanche ve lo dico. Quel che rende la vicenda da strabuzzare i visivi organi è che, quando pensate già – tu e tutto il Mestalla di Valencia – che l'esito naturale del fatto sia un morbido accomodarsi della palla in fondo alla rete, il dieci catalano mica ti inventa un pallonetto che si va sì a sdraiare ma nella parte esterna della porta? E fosse solo questo!
Di minuto in minuto, la pulce andava mangiandosi gol fatti un po' qui e un po' là e sono certo che quelli di voi che parteggiano per la Casa Real ci avevano fatto la bocca buona, a uno stop del Barça in terra valenciana. Ma alla corte di Guardiola (a proposito, è in ospedale per un'ernia del disco, auguri) aleggia questo incantesimo per cui, niente niente, potrei giocare una partita eccellente pure io, contagiato da tanto talento. E così, se non c'è Messi c'è Villa, se non c'è El Guaje c'è Pedro, se non c'è Pedrito c'è Bojan e se manca pure lui c'è Adriano.

Questo qui, vagamente meno simile a un babà fasciato di quanto non sia il suo omonimo (mai stato) romanista, mercoledì sera correva a destra e a manca e mi venisse un colpo se avesse fatto una cosa banale o perso male una palla in tutta la serata. In sostanza, quando costui decideva, la palla gli danzava tra gli scarpini e si faceva toccare docile verso il centro dove arrivava alla solita velocità insolita indovinate un po' chi? Bravi, la Pulga! Proprio il più dannoso fino a quel momento faceva uno a zero, ventisette centri personali, tre punti a casa. E Mourinho ingrugnito.

Con tutto che la sera seguente, dico giovedì, dico ieri, il Real Madrid maramaldeggiava (mi ha insegnato Delio Rossi che si dice così, e visto il punteggio direi che ne sa qualcosa) chiudendo 7-0 col Malaga. Evidentemente, gli insulti di Mourinho hanno più depresso che caricato gli ospiti e i ragazzi in bianco hanno colto al volo l'occasione per umiliare il vecchio titolare della panca, Pellegrini, che stasera stava di là.

I gol sono fioccati come l'acqua da un rubinetto appena installato e, a giudicare dalla difesa, direi pure senza filtro. Tre ne ha messi, ops, diciamo "segnati" Cristiano Ronaldo, che mica era contento di star dietro al pallone d'oro pure nella classifica di chi scrive più spesso sul tabellino il proprio autografo. Ma il belloccio portoghese s'è pure fatto male e ci si augura, alla corte del Re (mica Juan Carlos, dico Mou), che non sia una tegola pesante. Anche perché, sennò, le lamentele dello specialone chi le sente? Per carità...

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