Dov’eravamo rimasti? Ah, sì. Andavamo salmodiando la solita storia di Real Madrid e Barcellona che dominano la Liga. Be’, indovinate un po’, avevamo ragione. E questa settimana ci troviamo a dover addirittura rincarare la dose, altro che ricrederci. Le Camisetas Blancas e i Blaugrana non si accontentano di spadroneggiare ai vertici della classifica, ma hanno preso a far segnare sui tabellini dei punteggi faraonici (o imbarazzanti, se siete i malcapitati travolti). In questa dodicesima giornata, dopo che la terza e la quarta in classifica (rispettivamente Villarreal e Valencia) pareggiavano tra loro – e soffiavano sul lumicino delle loro velleità di primato –, il Barça era ospite a cena dell’Almeria.
Dovevano avere fame, i campioni in carica, ed è qualcosa che abbiano lasciato almeno l’erba dello stadio; in compenso, il povero Diego Alves sarà uscito col mal di schiena, dopo essersi piegato qualcosa come otto volte nella sua rete per cavarne la sfera. Dopo un’autorete, pasteggiano Messi (3 gol, più di un timbro a partita nel 2010), Iniesta, Pedro e Bojan (2).
Come capita regolarmente, da qualche giornata, i catalani agguantano la vetta e Mourinho se ne ha a male. Così, sguinzaglia i suoi levrieri di bianco abbigliati ed esige che non siano da meno dei rivali. Quelli hanno la tendenza a dar retta al loro condottiero (fedeltà nient’affatto strana, quando si tratta di Mou) e – di fronte all’orgoglio indipendentista dei baschi dell’Athletic – ne scaraventano dentro cinque, e tanti saluti. Allo spettatore abbacinato, restano i cocci degli avversari sparsi qua e là e il rumore degli applausi del Bernabeu. Da vedere e rivedere le giocate di Cristiano Ronaldo. Dal fulgore della sua presunzione, irresistibilmente affascinante, vengono abbagliati gli avversari, che non lo prendono mai, e i tifosi, che gongolano in preda a deliri da visione mentre lui ne fa tre (poteva CR7 essere da meno di Messi?).
Non esattamente malissimo, le due presentazioni delle aspiranti al titolo ad una settimana dallo scontro al vertice. A proposito, non perdetevelo per nulla al mondo, amici fedelissimi, si subisce l’inferno per peccati molto meno gravi. Nell’ordinaria amministrazione del resto della Liga, stavolta puntiamo la lente d’ingrandimento sulla zona Champions: sembra che a giocarsi le briciole lasciate dai due giganti saranno in cinque: le suddette Villarreal e Valencia, con l’intromissione dell’Espanyol, che è salito al quarto posto, e di Atletico Madrid e Siviglia (quota 20 punti). Alla prossima, direttamente dal Camp Nou per Barça-Real.
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