Ci si accorge di stare davanti alla Storia? Quella prodigiosa invenzione che chiamiamo anche umanità e ci porta a crederci i protagonisti di un romanzo di formazione, la sentiamo passare? Certamente ci proviamo, registrando tutti i fatti, fino ai più minuscoli, per confrontare ogni realtà nuova con tutte le precedenti e stupirci quando i limiti vengono superati, gridando: “Record!”.
La banda azul-grana di Barcellona – sul cassero l’ammiraglio Guardiola, ai suoi ordini sul ponte il triumvirato Messi-Iniesta-Xavi – sta facendo la Storia a colpi di record sbriciolati. In casa ha vinto 10 volte su dodici, fuori ha sempre vinto ma la novità della ventiduesima giornata è l’ennesimo colpo inflitto agli eterni rivali in smoking bianco. Stavolta, però, l’obiettivo non è stata la classifica: il distacco tra le due rimane invariate, i Mourinho’s superano in carrozza la Real Sociedad (4-1, Kakà, doppio Ronaldo e Adebayor) e rispondono alla strapazzata del Barça agli altri madrileni, i materassai (scrivete Messi per tre volte). Ma proprio la vittoria sull’Atletico scrive la Storia della Liga.
Da oltre cinquant’anni, il Real Madrid di tali Di Stefano e Puskas deteneva il record di avversari messi in riga uno dietro l’altro: una fila di quindici vittorie. Indovinate un po’? Quei sacrileghi catalani hanno fatto sedici. Adesso non scherziamo più, capite? Finché sono i mourinhiani a doversi sorbire le umiliazioni dei nemici, è un conto, il presente tutti se lo dimenticano già mentre passa. Ma al tifoso madrileno non gli devi toccare il blasone reale di cui si ammanta: se poi è proprio l’odiato Barcellona a strappargli i gradi dalla livrea, state certi che in Spagna se ne accorgono, della Storia che si fa.
Sedici vittorie consecutive è un risultato tanto semplice da dire e immaginare quanto impensabile da realizzare. Almeno, era sempre stato così, prima del Barça del nuovo decennio. E non sembra che gli inquilini del Camp Nou abbiano intenzione di chiudere la serie tanto presto. Questi vincono sempre, divertono ancora più spesso con un calcio stellare, mandano in campo il giocatore più forte della sua epoca (sempre l’omino che ha scritto il record con una tripla e si terrà il pallone come ricordo), insomma: se avete due soldi e volete fare un regalo ai vostri bimbi, portateli a vedere il Barcellona, non ve ne pentirete.
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