lunedì 18 aprile 2011

diagnosi per la serie A

«Mi sa che c'ho la febbre...»
«Dica "trentatrégiornate". Uhm... Signora mia Beneamata, non mi piace neanche un po' questo rumore che sento all'altezza del cuore, appena sotto lo scudetto. E il termometro dice meno otto, un febbrone.
Mi prende tre pastiglie di Leomicina al giorno, perché 'sta infezione ribelle bisogna che la estirpiamo dallo spogliatoio. Il fiato corto, dice? È normale, sentirà anche le gambe pesanti e faticherà un po' a inquadrare la porta, vero? Eh lo so, sono malanni di fine stagione. Ma non vanno sottovalutati, sennò si rischia di restare senza Coppa l'autunno prossimo. E al siòr Massimo chi glielo spiega, poi? Per carità!
Prego? Le caramelle Mou? Mah, la minestra riscaldata è un po' il rimedio della nonna, ma se le piace... Arrivederci eh, torni se non migliora e lasci perdere gli ospiti tedeschi, per un po'. E niente prosciutto, che il Parma è indigesto! Avanti un altro!»

«Matami questo...»
«Prego, signor Mazzarri, si accomodi. Che succede? Mi stava così in forma! Non mi dica che s'è beccato la Friulana? Sempre il solito, le avevo detto che c'è da coprirsi quando si va lassù. Come come? Non è nemmeno uscito di casa? Incredibile... E sì che lei ha pure gli anticorpi che coprono da Sanchez e Di Natale. Be' be', poco male, passa tutto. Sì, è vero che il primo posto è un bel po' più distante ma, come si dice, non si sa mai e poi tutti stanno a dire che dovreste essere già contenti così, provi a far finta di essere d'accordo anche lei. E vedrà che, col cambio di stagione, tutto il merito che s'è conquistato le tornerà indietro e ripartirà più arrogante e livornese di prima. Porti un saluto al Matador, mi raccomando, e gli ricordi che non è certo da questi particolari che si giudica un giocatore. A presto! Un Altro, prego!»

«Oooh signor Clarenzio! Come la vedo ripreso, una bella cera! Finalmente l'abbiamo tirata fuori eh. Dica, dica. 3-0 alla Samp? E pure una carocchia insidiosa delle sue, nell'angolino basso. Corsa, assist, giocate di prima, notevole. Una seconda giovinezza, insomma! Sono contento, davvero. Le confesso che nemmeno io ci speravo più tanto eh. D'altronde lei mi era sempre così indolente, quasi irritante eh eh! Vede che l'importante è averci lo spirito, poi il fisico risponde. Non faccio per dirle che gliel'avevo detto, però insomma...
«'o chiamo christopher... cazzi suoi»
Mah, mah, fattostà che sembra proprio quest'anno ve lo portate a casa, alla fine. Ah s'è rotto il Papero? Ancora una volta. Eh, c'è un problema serio, lì. Mi sa tanto che non basto nemmeno io. E col nasone svedese che fa di tutto per anticipare le ferie, vi tocca mettervi in mano al Binho? Eh, chèl lì l'è bèl, l'è bèl ma la porta el la ciàpa no... Magari dura il Barese, dai. Mi faccia sapere eh, la aspetto! Se poi ci sarà da invitarmi alla festa, ci vediamo sotto la Madunìna. E tanti omaggi agli Allegri».

Trentatré, trentatré. Brescia, Bari e pure Samp mi sa che tocca ricoverarle al reparto B. E giallorossi e bianconeri, tanto furore e vanterie blasonate, ma non posso ancora dimetterle e mandarle in Europa.
Uff, settimana faticosa, grazie agli dei ne mancano solo cinque... «Avanti un altro!»

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