È uno che spacca in due le stagioni, quelle del meteorologo, e regala il primo sole vero, le prime notti chiare e la luna finalmente all'aperto. Ma si occupa pure delle stagioni sportive e tra tante – guarda un po' – anche di quella calcionara.
«avevo detto che avremmo vinto lo scudetto». avevi detto «tutto», ma va be'... |
«Boia, so' bell'è briao... certo se me lo bevevo era meglio...» |
Dentro Boateng e l'imbarcazione tremolante partita dai Navigli dà la prima virata alla stagione. A stabilizzare la rotta, visto che le cose andavano meglio del desiderabile, arrivò Van Bommel e il resto è Storia, da sabato scorso. Nel girone di ritorno – lasciatemi fare il Mario Sconcerti, solo per una riga – il Milan ha raccolto la palla nel proprio sacco sei volte. Sei! Credo che quel bel pelatino, nostalgico del passo dell'oca, di Abbiati abbia dimenticato come si fa. E ho pure l'impressione che un figliolo anagrafato Thiago Silva detenga le sue belle responsabilità.
E insomma, lo zeroazero dell'Olimpico fa passare in secondo piano un po' tutto il resto: apre i cancelli alla maschera tra-sfigurata dell'amministratore cravatte gialle e capo lustro e – a proposito di Capo, questo un po' meno lucido – fa il primo omaggio di benvenuto alla fiöla del padrùn. E via di proclami di grandeur per la prossima stagione. Per ora, non ce ne può fregare di meno, e neppure a Maximilian I che pensa alla doppietta con la Coppa Italia.
Reazioni allo scudetto? Quelle banali stanno nell'Inter che fa spallucce, fingendosi disinteressata. Quelle più divertenti appartengono a Capello che, parlando di «primo scudetto vero dopo Calciopoli», i nervi scoperti del Siòr Moratti li ha fatti saltare eccome. Inchiostro da buttare, invece, per i giornali che sprecano prime pagine a chiacchierare di un sms di congratulazioni inviato nientemeno che da Kakà. Un sms! Che notizia!!! Fregarsene, brutto?
Tutti ubriachi di gioia e di vino, ma soprattutto la seconda, e festeggiamenti tra ragazzoni che non sono sobri nemmeno in chiesa, figuratevi dopo la partita. Fa eccezione, sempre esempio principe di portamento e innocenza, Gennarino Gattuso che – come testimonia il video qui sotto – non ha voluto dimenticare i meriti di Leonardo nell'aver iniziato la costruzione di questa squadra vincente.
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