lunedì 25 aprile 2011

serie a, siete poco normali

Sabato pomeriggio, mi chiedo se sia già ora di tirare un pugno all'uovo fondente e mi prendono alle spalle con una giornata di campionato. Che c'è, non vi piace giocare a pasqua?


Niente, tutti di sabato... e mica è l'unica anomalia di giornata, no! Per esempio – tenetevi forte – Robinho l'ha messa. Sì! Davanti al portiere, da solo e con una biglia decisiva, non l'ha sparata alta o appoggiata fuori e nemmeno ha centrato il corpaccione di Arcari. L'ha proprio accomodata al di là della riga gessata. Sarà che giocavano alle 19 (poco normale anche questo)?

Ne esce che il Brescia, fino a un istante prima capace di terrorizzare la capolista e sognare tre punti salvezza, ha cominciato a malincuore a scrivere i saluti alla serie A – il Bari, del resto, aveva iniziato da tempo e adesso ha messo il punto finale sulla cartolina.
E ne esce, soprattutto, che il Milan sta a più otto dalla seconda e ormai ago e filo sono già in mano. Anomalo? A me sembrava impossibile fino a poche settimane fa, vedete voi.

Più otto, sì, perché il Napoli ne ha persa un'altra, stavolta dal Palermo, col suo rinato Pastore. E perché l'Inter, in dieci e sotto di uno contro la Lazio, ha tirato fuori le palle per davvero e ha rimontato dal potenziale quarto all'effettivo secondo posto. E Leonardo ha sfatto le valigie già impacchettate da un po'.

Valigie che, invece, farebbe bene a preparare Delneri. "Gatto" vinceva con due pastarelle di Del Piero e, tolto il suo capitano (scelta non proprio nella norma), si è visto rimontare dal Catania e ha condannato la Juve a non sognarla nemmeno, la Champions. Ecco, poi il fatto che contro la Signora sia stato fischiato un fallo al limite dell'area con il recupero già scaduto, che sulla battuta sia stato segnalato un fallo di mano di Melo che tale non era (pure cartellino) e che, per farla breve, quando il 2-2 è entrato erano stati giocati due minuti in più di quelli già concessi, tutto questo, dicevo, non è propriamente colpa delneriana. Si chiama sfiga, ecco.

Niente, Juve fuori dalla corsa, con tutto che Lazio e Udinese avevano perso. E, laggiù in fondo, Lecce inguaiato dal rigore doriano che ammazza il Bari. E proprio la Samp, invece, che deve essere grata al Genoa odiato: per la seconda giornata di seguito i rivali rossoblù affossano una pretendente alla salvezza e fanno un favore ai blucerchiati. Parlando di salvezza – e tornando sulle sfighe juventine – Amauri non smette più di segnare e il Parma risale la china speranzosamente.

Per digerire tutto questo, andrò a farmi un picnic. Niente di anomalo, è pasquetta.

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