venerdì 25 febbraio 2011

fuori una. per ora


E che sarà mai. Adesso tutti a intonare il de profundis. Dice il sòr Galliani che no, troppo presto e non dimentichiamoci che la squadra campione d'Europa e del mondo è italiana. Considerato che lo diceva anche del Milan e sono arrivati tre anni tra i più bui del venticinquennio dalle candeline ancora fumanti, fossi dell'Inter mi preoccuperei piuttosto anzichenò.

Perché sia fugato ogni sospetto iettatorio, va detto
che il pluridecorato primo ministro rossonero retoreggiava in cotal guisa solo dopo la sconfitta casalinga dell'Inter. Patita peraltro dal Bayern di Monaco, l'allegra compagnia bavarese presa a schiaffoni a Madrid solo qualche mese fa, nella circostanza in cui si iniziava a titolarsi dei fregi già citati. In una partita strana, in cui il portinaio Kraft non era quello della sottiletta ma si rivelava un tantino più arduo da trapassare, Julio Cesar si accorgeva che dopo due legni scossi dagli ospiti era giusto riequilibrare la bilancia della sorte. Concedeva così, il portierone verdeoronerazzurro, una ribattuta all'ultimo respiro. La differenza che passa tra Cambiasso e Gomez? Il primo, in un'occasione del genere, ha spedito la palla sul tendone del paninaro che aspettava di rifocillare la sud all'uscita dai cancelli; il secondo, il mattino dopo, ha letto il proprio nome su tutti i giornali e rischia di essere quello che caccerà i campioni dal loro salotto. E il povero Julio? Per lo sconforto, è tornato a casa a piedi. C'è chi giura, dalle parti di Piazzale Lotto, di averlo visto flagellarsi con uno scudiscio.
Ma c'è tutto un ritorno da giocare, quanto per Milan e Roma. Aspettiamo con il de profundis. A ogni buon conto, io accordo l'ugola.

Anche perché il Napoli qualche lamento ce lo dovrà pur strappare. A Villarreal non ne va dritta una ai Mazzarri Boys. In vantaggio con Hamsik (per la gioia, o per l'incuria dell'arena, i tifosi partenopei hanno tirato giù una balaustra e sono finiti vomitati addosso al loro eroe, qui sotto il video), gli azzurri si sono fatti rimontare in cinque minuti prima del riposo meritato, ma più meritato dagli altri. La palla dorata che decide è, non a caso, di Pepito Rossi con la collaborazione indesiderata di Zuniga, l'ultimo a toccarla.
Mentre Lavezzi lo tradiva, mangiandosi occasioni come fossero babà, il sergente Mazzarri salvava le energie per il Milan nel weekend e, vedi un po', la sfortuna non è l'unico suo avversario (anche se ne farà il suo alibi). Cavani è entrato solo nel secondo tempo e ne ha avuto a sufficienza per centrare il palo e mandare alta una rovesciata. E il sottomarino giallo completa la missione e affonda la flotta del golfo italico. Approdando al prossimo turno.

Ecco, appunto. Niente drammi, per carità, non sia mai che cali delusa e contrariata la palpebra di Galliani. Ma qualcuno lo vedrà mai, un prossimo turno?

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